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29 aprile 2012 7 29 /04 /aprile /2012 13:21
Come Modificare L'Aspetto Del Nostro Android Con Go Launcher Ex

Il sistema operativo Android per smartphone e tablet è probabilmente quello maggiormente personalizzabile grazie a svariati widget o launcher reperibili sul Play Store, ovvero il market Android. La mia guida rigurda proprio i launcher, in particolare Go Launcher Ex che permette di rendere il vostro terminale veramente unico.

 
  • 1 Partiamo con l'installazione: apri il Play Store e cerca Go Launcher Ex. Una volta scaricato ed installato ti si aprirà e troverai le schermate del tuo dispositivo modificate rispetto a prima. Come prima cosa direi di impostare Go Launcher come predefinito. Premendo il tasto centrale ti comparirà l'elenco di launcher installati, dovrai prima spuntare la casella in basso dove dice "imposta come predefinito" e poi scegliere Go Launcher nell'elenco. Il procedimento per annullare questa scelta è il seguente: vai su impostazioni, applicazioni e poi su gestisci applicazioni; ti comparirà l'elenco delle applicazioni installate, lì dovrai cercare Go Launcher, selezionarlo, e nella schermata che ti si apre dovrai andare su "elimina predefiniti".
  • 2
     
    Passiamo alla personalizzazione delle schermate principali. Go Launcher ti offre alcuni widget abbinati, ma puoi naturalmente scegliere i widget che preferisci tra tutti quelli acquistabili nel market. Con Go Launcher puoi ridimensionare tutti i widget: selezionandoli con una pressione prolungata apparirà l'opzione "ridimensiona". Si può personalizzare anche la barra in basso (dock bar) aggiungendo altre icone alle predefinite: basta scorrere lateralmente la barra e troverai altri 10 spazi dove aggiungere le icone che preferisci. Un'altra personalizzazione è la transizione tra le varie schermate, per modificarla devi premere il tasto destro (opzioni) mentre visualizzi le schermate principali, poi andare su "effetti" e successivamente su "transizione homescreen". Da lì potrai scegliere l'effetto che preferisci da un elenco: sono tutti molto simpatici.
  • 3 La possibilità di personalizzazione comprende anche il menu con tutte le applicazioni. Intanto troverai subito in alto la possibilità di visualizzare tutte le applicazioni, solo quelle più recenti oppure solo quelle in esecuzione. Un importante modifica grafica che puoi apportare è modificare l'orientamento delle pagine da orizzontale a verticale. Mentre visualizzi una delle schermate con le icone, devi premere il tasto opzioni e poi selezionare "impostazioni". La prima voce riguarda proprio la scelta dell'orientamento delle schermate. Nello stesso menù impostazioni hai la possibilità di variare il numero delle icone per pagina e di fare tante altre piccole personalizzazioni, come scegliere se visualizzare o meno i nomi sotto le icone corrispondenti. Per modificare gli effetti delle pagine di icone (dette app drawer) devi andare su "effetti", come descritto per l'home screen, ma invece di selezionare "transizione homescreen" vai a modificare le transizioni dell'app drawer. Tutte le ulteriori personalizzazioni le puoi effettuare premendo il tasto opzioni mentre sei sulla schermata principale e selezionando "personalizza".
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27 aprile 2012 5 27 /04 /aprile /2012 21:56

Il drive ottico dei portatili è uno dei componenti più delicati: a volte basta qualche anno e si deve provvedere alla sua sostituzione perché non funziona più. Se invece si è ancora sotto garanzia non ci sono problemi in quanto la sostituzione è gratuita ed è a cura del produttore. In caso contrario, si può ricorrere al centro assistenza, ma i costi sono quasi sempre elevati al punto da rendere più conveniente l'acquisto di un nuovo notebook. Ma perché dover cambiare un computer che può svolgere perfettamente il compito per il quale lo abbiamo acquistato? Con un po' di pazienza e seguendo gli utili consigli di questa pratica guida potrai sostituire l'unità ottica vecchia con una perfettamente funzionante rimettendo a nuovo il portatile.

 
  • 1 La sostituzione del masterizzatore di un notebook non è così complicata da un punto di vista manuale e tutto ciò che ti occorre, oltre al masterizzatore nuovo, sono un cacciavite a stella ed una graffetta. A volte potrebbe essere necessario anche un cacciavite con la punta molto piccola per la rimozione delle viti che dovessero essere presenti sul frontalino. Tutto questo è solo un procedimento preparatorio che ti permetterà di iniziare a smontare il tuo vecchio supporto.
  • 2
     
    Occorrente
    • Masterizzatore nuovo
    • Cacciavite a stella
    • Graffetta
    Ora scollega il notebook dal cavo di alimentazione e, per sicurezza, rimuovi anche la batteria in quanto potrebbe contenere energia sufficiente a darti la scossa. A questo punto poggia col lato capovolto il tuo portatile su un piano abbastanza stabile e provvedi, quindi, alla rimozione delle viti che fissano il masterizzatore al notebook come in figura. Il layout potrebbe differire a seconda del modello, perciò se ti viene difficile riconoscere le viti da rimuovere consulta il manuale del portatile.
  • 3 Nel caso in cui il drive del portatile non fosse completamente inutilizzabile e all'interno sia rimasto bloccato un CD, puoi recuperarlo in modo manuale. Per farlo ti dovrai servire di una graffetta che inserirai nel piccolo forellino presente sul frontalino del masterizzatore e facendo una leggera pressione il carrello si sbloccherà rendendo possibile l'estrazione del disco (vedi immagine). Ora che hai rimosso il vecchio masterizzatore preparati ad appuntare i dati presenti sull'etichetta.
  • 4 A differenza dei drive ottici utilizzati per i desktop, quelli per i notebook non sono tutti uguali. Scelte stilistiche differenti hanno portato i produttori a utilizzare frontalini dal design diverso rispetto a quello standard rettangolare che si trovava su tutti i primi portatili. Servendoti, quindi, dell'etichetta presente sul drive rimosso dal PC recupera il nome esatto del modello in tuo possesso.
  • 5 Come sempre, quando si tratta di prodotti poco diffusi, il modo migliore per trovarli rimane Internet. Servendoti perciò di Google, fai una ricerca per trovare qualche negozio online che lo venda e procedi di conseguenza all'acquisto. Assicurati però che il modello sia esattamente lo stesso di quello che andrai a sostituire, perché altrimenti potrebbe non adattarsi al vecchio frontalino. Fai perciò molta attenzione durante l'acquisto!
  • 6 Se il frontalino del modello nuovo fosse diverso dal quello del vecchio masterizzatore, provvedi a sostituirlo. Anche se di forma differente, l'aggancio che lo fissa al drive dovrebbe essere identico se abbiamo acquistato lo stesso modello ed in alcuni casi si tratta solo di far leva su dei piccoli ganci, mentre in altri potrebbe essere necessario rimuovere due o tre piccole viti. Fatto ciò preparati al passo successivo.
  • 7 Dopo aver montato il vecchio frontalino sul nuovo masterizzatore, provvedi ad inserirlo nel notebook facendo una leggera pressione in modo che entri completamente nel suo alloggiamento. A questo punto reinserisci le viti, rimonta la batteria e ricollega il portatile all'alimentatore. Ora sei quasi pronto per utilizzarlo anche se prima dovrai effettuare delle opportune verifiche descritte nel passo successivo.
  • 8 Adesso riavvia il notebook affinché il sistema rilevi la nuova periferica e la installi correttamente. Non c'è bisogno di alcun driver, perché Windows è in grado di riconoscere automaticamente i drive ottici. Per controllare che la nuova unità sia correttamente installata vai in Pannello di controllo\Sistema e manutenzione\Sistema, clicca su Gestione dispositivi e verifica che sia presente in Unità DVD/CD-ROM.
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25 aprile 2012 3 25 /04 /aprile /2012 15:23

Gli snippet sono porzioni di codice il più delle volte estratti da una pagina web che è possibile conservare e riutilizzare quando servono in seguito su altre pagine. Utili per script specifici, intestazioni e piedi di pagina. Dreamweaver dispone già alcuni snippet predefiniti accessibili dalla Finestra File, già organizzati in categorie.

 
  • 1
    Come Creare, Riutilizzare, Modificare Ed Eliminare Uno Snippet
    Per creare uno snippet devi procedere come segue: Apri la finestra Snippet (Finestra > Snippet). In vista Codice, si evidenzia la porzione di codice che deve essere trasformata in uno snippet. Clicca nell'icona Nuovo Snippet presente nella parte bassa della finestra Snippet. Nella finestra di dialogo che si aprirà devi dare un nome allo snippet ed un testo. Scegli il tipo di snippet (di solito Applica alla selezione).
  • 2
     
    Occorrente
    • Dreamweaver
    Scegli il tipo di anteprima che sarà visualizzata nella finestra Snippet tra Progettazione o Codice. Anteprima Progettazione: Esegue il rendering del codice e lo visualizza nel riquadro di anteprima del pannello Snippet. Anteprima Codice: Visualizza il codice nel pannello di anteprima. Dai la conferma premendo Ok. Quando hai terminato la procedura, lo snippet creato verrà inserito nella lista di quelli già presenti nella finestra Snippet.
  • 3 Per riutilizzare uno snippet precedentemente creato o inserirne uno di quelli già predefiniti di Dreamweaver devi procedere così: dopo aver aperto la pagina web dove inserire lo snippet devi impostare il punto in cui inserirlo facendo clic (a scelta, in vista Codice o Progettazione). Si aprirà la finestra Snipper (finestra > snippet) e fai doppio clic sullo snippet prescelto. Lo snippet verrà inserito nella pagina. Per modificare o eliminare uno snippet devi selezionare uno snippet dal pannello Snippet e poi fai clic sul pulsante Modifica snippet o sul pulsante Elimina nella parte inferiore del pannello medesimo.
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25 aprile 2012 3 25 /04 /aprile /2012 08:13

Nella guida che segue proveremo a capire insieme con l'aiuto di una serie di passi guida, il metodo più opportuno per determinare i corretti quantitativi di vitamina C all'interno delle comuni bevande analcoliche. Per un'esaustiva analisi avremo bisogno di un cromatografo liquido, di una colonna e del reagente base, ovvero l'acido ascorbico.

 
  • 1
    Come Determinare La Vitamina C In Bevande Analcoliche
    Per cominciare al meglio la tua analisi, inizia col pesare circa 100 mg di acido ascorbico e travasa quantitativamente in un matraccio tarato da 100 ml, aiutandoti con un po' d'acqua. Aggiungi, a seguire, circa 10 ml di una soluzione di EDTA, ovvero acido etilendiamminotetraacetico e 10 ml della soluzione di acido metafosforico, sciogliendo e portando il tutto a volume per mezzo di acqua distillata.
  • 2
     
    Occorrente
    • Cromatografo liquido, colonna, matracci, acido ascorbico
    Continuando, pipetta in 5 matracci da 100 ml la soluzione madre di acido ascorbico in modo tale da ottenere soluzioni di 1, 2, 3,4, 5 mg/1. Aggiungi poi 10 ml di soluzione di EDTA e 10 ml di soluzione di acido metafosforico, e porta a volume sempre con l'acqua distillata. Filtra, in seguito, su filtri a porosità 0,45 μm la fase mobile e degasa per il tempo corrispondente a cinque minuti. Prepara quindi il cromatografo, mettendo in funzione la pompa ed il detector.
  • 3 Seleziona poi il flusso della fase mobile a 0,7 ml/min e falla pesare attraverso la colonna per 5-10 minuti. Seleziona ancora per il detector i seguenti parametri operativi: potenziale: 0,7 V vs Ag/AgCl; range: 200 nA; mode: DC. Quindi aziona il pulsante "Run". Aziona il registratore e seleziona una velocità di scorrimento della carta di 0,5 cm/min. Con la siringa aspira poi 30 μl di ciascuna soluzione standard ed inietta portando la valvola dell'iniettore da "Load" a "Insert", premendo allo stesso tempo "Marker". Attendi l'uscita del picco relativo al primo standard e segui la stessa procedura per le altre concentrazioni dello standard.
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24 aprile 2012 2 24 /04 /aprile /2012 09:59

Per creare il barbecue a legna o a carbonella non devi essere né un falegname né un carpentiere. Devi seguire solo una serie di regole generale per raggiungere un ottimo risultato. Certo, potresti chiamare un muratore che lo componga per te ma questo sarebbe certamente più costoso e meno gratificante.

  • 1 Il progetto. Devi avere bene in mente il risultato che vuoi ottenere, ma anche le capacità che hai. Se è la prima volta che hai a che fare con calcestruzzo e mattoni ti consiglio un progetto semplice: due colonne laterali che delimitano uno spazio centrale dedicato alla raccolta della cenere e all'areazione (necessaria per tenere vivo il fuoco soprastante), una base che raccoglierà legna e carbonelle, lo spazio per appoggiare una semplice griglia mobile e un vano appoggia vivande laterale. Quest'ultimo non è necessario ma può essere davvero utile. Il materiale del piano laterale non deve essere di legno, anche se è ben distante dalla vera brace, ma di marmo.
  • 2
     
    Occorrente
    • Sassi di fiume
    • Griglie
    • Mattoni
    • Calcestruzzo
    • Un piccone
    • Una spatola per il calcestruzzo
    • Una livella
    I materiali. I materiali da utilizzare sono dei più vari. Per minimizzare la spese ci si basa sulle cose che si possiedono. Ad esempio, se ho dei vecchi mattoni da forno userò quelli. L'importante è che abbiano un minimo di resistenza al calore. Per le fondamenta potresti usare l'anta di un vecchio armadio ma potrebbe bastare anche una tavola o qualche ciottolo di fiume in più (pietre di varie dimensioni). Unendo la fantasia al buon senso si può economizzare al massimo, minimizzando le spese per i materiali di costruzione. Se si ha la pazienza di raccogliere pietre di fiume, la spesa totale potrebbe ammontare a circa 60 - 80 euro. Ricapitolando, puoi raccogliere sassi di fiume o ciottoli di varie dimensioni per le fondamenta, usare vecchi mattoni per lo scheletro centrale e acquistare solo calcestruzzo e la griglia se vuoi fare a meno del vano "appoggio vivande" di marmo.
  • 3 Fare spazio. C'è bisogno che scegli un luogo dove costruire il tuo primo barbecue. La scelta migliore è un luogo dove il suolo è di terra battuta. Questo agevolerà il lavoro di "gettata", indispensabile per solide fondamenta. Una zona ombreggiata sarebbe l'ideale: meglio cucinare senza il sole che ti batta in testa!
  • 4 Le fondamenta. Dopo esserti fatto un'idea e procurati tutti i materiali è giunto il momento di mettersi all'opera. In base alla grandezza del barbecue che ti accingi a preparare delimita una zona del suolo di pari diametro e profondo circa 25 - 30 cm. Questo sarà il tuo massetto, le vere fondamenta. Non è necessario delimitare la zona del massetto con del legno, ma se ne hai già in casa potrebbe essere utile. Riempi il massetto con le pietre di fiume raccolte e portalo a livello del suolo con il calcestruzzo.
  • 5 Le spallette sono quelle che ospiteranno la griglia. Se si usano mattoni grossi ne bastano 10 o 5 per ogni lato ben fissati tra loro. Prima di proseguire con il fissaggio della grigia più bassa (quella che ospiterà la carbonella e consentirà il passaggio della cenere sul pavimento), occorre assicurarsi con una livella che le spallette create non siano particolarmente inclinate. Dopo il fissaggio della prima griglia (o piastra forata) bisogna mettere dei mattoni più piccoli dove sarà poggiata la griglia mobile destinata alla cottura degli alimenti.
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24 aprile 2012 2 24 /04 /aprile /2012 09:58

Ricrea a casa tua l'atmosfera del Natale costruendo insieme al tuo bambino un simpatico e semplice presepio. Questo piccolo presepio orientale sarà ideale per abbellire qualsiasi angolo della tua casa. Segui i semplici passi di questa guida e festeggia l'arrivo di Gesù Bambino insieme al tuoi cari con un lavoretto fatto da te!

  • 1
    Come Realizzare Un Presepio Orientale
    La magia del Natale pervade i nostri cuori e quando il 25 dicembre si avvicina è bello sentire intorno alla propria famiglia il calore di quel giorno. Grazie a questa guida riuscirai non solo a realizzare un originale presepio natalizio, ma renderai partecipe di ciò anche il tuo bambino! Ecco come fare! Procurati una tavoletta di compensato di grandezza 15x15 cm e falla spalmare di colla dal tuo bambino. Prima che si asciughi la colla, cospargi,sulla tavoletta, della farina gialla di granturco e alcuni brillantini fino a coprirne tutta la superficie. In questo modo avrete reso l'effetto "deserto".
  • 2
     
    Occorrente
    • Una tavoletta di compensato di cm 15x15
    • Cartoncino rosa, verde
    • Carta stagnola dorata
    • Carta crespata marrone, gialla
    • Tre tappi di sughero
    • Farina gialla di granoturco
    • Un piccolo Gesù Bambino
    Su di un cartoncino verde, messo in doppio, disegna la sagoma di due palme e tratteggia la parte centrale (vedi figura). Ripiega le sagome lungo la parte tratteggiata e unisci le due metà sulla piegatura con alcuni punti di cucitrice (vedi figura). In questo modo la palma avrà 4 facce. Adesso costruisci la capannina di Gesù Bambino ritagliano un rettangolo in cartoncino rosa (vedi modello) e ripiegalo lungo i tratteggi, aiutati con le immagini.
  • 3 Taglia la paglia e sfrangiala in modo da formare la culla da deporre all'interno della capannina. Ritaglia la stella cometa in carta stagnola oro e poi incollala su tetto della capannina. Adesso crea dei cespugli con la carta crespata sfrangiando delle striscioline di circa 3 cm, arrotolale su se stesse e incollale alla base. Tutto è pronto per essere composto: incolla la capannina sulle ripiegature in un angolo della base fissando al suo interno la piccola culla di paglia, incolla la palma e i piccoli tappi di sughero per formare delle rocce.
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23 aprile 2012 1 23 /04 /aprile /2012 08:38

Guida:  

Sulla maggior parte delle automobili, i dadi e le viti presenti hanno delle misure metriche precise e quindi per il loro smontaggio e montaggio è necessario usare chiavi adatte in queste dimensioni. Ti conviene comprarle in serie completa in modo tale da poter disporre di quelle di cui hai bisogno. Solitamente, la stessa chiave, ha due aperture diverse, tranne quelle di tipo combinato.

  • 1 Le chiavi a forchetta doppie hanno solitamente due bocche di misura diversa alle estremità e sono molto comode da adoperare negli spazi stretti. Agiscono su due soli lati dell'esagono però, e quindi, nel caso di bulloni che presentano gli spigoli della testa di manovra un po' consumati, questo tipo di chiave perde facilmente la presa. Le chiavi combinate hanno un'estremità a forchetta e l'altra di tipo poligonale. L'estremità poligonale ha una presa più sicura di quella a forchetta e quindi, una chiave di questo tipo possiede i vantaggi di entrambe.
  • 2
     
    Occorrente
    • Chiavi varie
    Approfondimento
    Le chiavi poligonali fanno leva su tutti gli spigoli del dado e non perdono mai la presa. Con una chiave di questo tipo non corri il rischio di rovinare la filettatura, l'importante è che tu non ecceda nell'uso della forza. Non puoi adoperare tutte le chiavi di questo tipo, cioè chiuse, su bulloneria che non consente l'introduzione della chiave, come, per esempio, i raccordi filettati delle tubazioni.
  • 3 Per eseguire alcuni tipi d'interventi, ti possono essere utili dei tipi di chiavi speciali quali, per esempio, le chiavi a bussola, le chiavi per candele, quelle a catena, che sono utilissime per la rimozione dei filtri dell'olio, quelle dinanometriche, ecc. Se non disponi di una chiave della misura corrispondente al dado su cui devi lavorare, puoi usare una chiave a rullino, che ha una bocca a forchetta regolabile, avvitando o svitando l'apposito rullino. Tieni presente che una chiave di misura 30 mm, per esempio, si apre al massimo fino a 34 mm. Ricorda, che in una buona chiave le ganasce, avvicinate al massimo, devono combaciare perfettamente.
  • 4 Le viti a esagono incassato, dette anche "a brugola", chiavi a maschio esagonale o chiavi Allen, hanno la testa cilindrica e per essere avvitate o svitate, hanno un incavo esagonale al centro della stessa testa. Le chiavi adatte per queste viti sono in vendita in serie di 8 o 10 pezzi, di varie misure. Se la tua auto ha il tappo della scatola del cambio, della coppa dell'olio motore o del differenziale, di forma particolare, ti serviranno le chiavi per tappi di scarico. Ogni chiave di questo tipo è fornita di varie "teste", alcune delle quali sono adatte per i tappi a presa esterna e altre per tappi con cava esagonale o quadrata.
  • 5 La maggior parte delle auto ha i freni con registro automatico. Se possiedi una vettura con registri di tipo manuale, però, devi procurarti una chiave di tipo adatto. Non provare mai ad intervenire sui registri dei freni usando delle normali chiavi a forchetta perché rischieresti di arrotondarne la testa di manovra, inoltre, le viti cambiano per forma e dimensione, a seconda del modello. Devi procurarti la chiave adatta. Per le auto che hanno le viti di registro in posizione particolare e critica, esistono delle chiavi speciali con la testa a bussola snodata.
  • 6 Le chiavi a bussola ti consentono di raggiungere i punti più difficili e di svitare i dadi da zone non facilmente raggiungibili. Le normali chiavi a bussola hanno una profondità limitata, ma esistono quelle in esecuzione profonda. Puoi trovarle in commercio in serie da 10 a 56 pezzi. Ogni bussola ha un incavo quadrato, nel quale s'inseriscono un codolo della barra di manovra e una bocca adatta al dado o alla testa della vite.
  • 7 La chiave per candele è una chiave a tubo che s'infila sulla candela senza toccare il corpo isolante. Quella ideale ha una guarnizione interna in gomma, che protegge il corpo isolante e riesce a trattenere la candela, consentendoti di sfilarla con la chiave. Poter fare questo è molto importante se lavori sul motore caldo o se le candele sono sistemate molto in basso. La maggior parte delle candele ha la radice filettata da 14 mm, ma ne esistono anche da 10, 12 e 18 mm. Controlla il tipo di candele della tua auto per comprare la chiave adatta.
  • 8 Per togliere una cartuccia filtro dell'olio o un tappo del radiatore che non si vuole svitare, ti può essere utile una chiave a catena o una chiave a nastro, che aggrappano il pezzo da svitare e riescono ad allentarlo. Il tipo a catena dispone di una catena, simile a quella delle biciclette, fissata a un manico, generalmente a T. Per stringere la catena può essere presente una vite, che si aziona con una chiave a bussola.
  • 9 Ci sono molti dadi o viti che devono essere stretti con una determinata coppia di serraggio perché, se si applica una forza eccessiva possono danneggiarsi e, se non sono abbastanza stretti, possono allentarsi. Inoltre, alcuni dadi, come per esempio quelli delle teste, devono essere avvitati secondo un ordine ben preciso alla stessa coppia per evitare deformazioni. La chiave dinanometrica è dotata di un dispositivo che segnala quando il movimento torcente che applichi, supera il livello stabilito. Questo tipo di chiave ha un'estremità a codolo quadrata che si applica a una bussola. All'altra estremità c'è una scala graduata in kg, libbre o newton-metri.
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22 aprile 2012 7 22 /04 /aprile /2012 10:29

Il gioco del tennis richiede una buona conoscenza e applicazione di diversi tipi di impugnature, a seconda del colpo che si deve eseguire. Con molto allenamento, dovrai riuscire a passare velocemente da una presa ad un'altra in modo da poter effettuare i vari colpi nella maniera migliore per poter mandare la palla esattamente dove vuoi tu.

 
  • 1
    Come Tenere La Racchetta Mentre Si Gioca A Tennis
    Dopo che hai colpito la palla, in attesa della risposta del tuo avversario, è importante che tu ti senta pienamente a tuo agio con la racchetta in mano. Dovrai essere in grado, cioè, di maneggiarla con facilità, cercando anche di personalizzare la tua impugnatura. Ti spiego una buona posizione da usare nell'attesa tra un colpo e l'altro: 1) devi tenere le braccia flesse leggermente, simmetriche e aderenti al corpo.
  • 2
     
    Occorrente
    • Racchetta
    • Palle da tennis
    • Campo
    2) Devi tenere la racchetta salda, con la testa leggermente più alta rispetto al polso destro che deve stare in posizione naturale, senza formare nessun angolo. 3) Il piatto della racchetta deve stare perpendicolare al suolo. 4) Devi usare l'impugnatura "a martello" o "continentale". Per ottenere questa presa immagina di avere in mano un'ascia o un martello. Ricorda che con questo tipo di impugnatura puoi affrontare qualunque colpo di tennis.
  • 3 5) Se quando colpisci di diritto o di rovescio la mano tende a spostarsi, significa che stai cercando degli appoggi con le dita e che stai personalizzando, senza rendertene conto, il tuo modo di tenere la racchetta. E' così che, piano piano, arriverai a crearti una tua impugnatura personale. 6) Non devi forzare l'articolazione del polso in nessun modo. Controllare il polso quando colpisci la palla è molto importante.
  • 4 7) Non sottovalutare il ruolo della mano sinistra, sulle cui dita appoggia la racchetta, mentre il pollice è appoggiato sopra. La sinistra è a circa metà strada tra il manico e l'ovale della racchetta e il polso forma con il manico un angolo di circa 110-130°. Ai giocatori più esperti, che hanno un buon controllo della racchetta, potrà venir naturale tenerla con una sola mano tra un colpo e l'altro o quando corrono su una palla. Se sei un principiante ti conviene invece, far tornare dopo ogni colpo la racchetta nella mano sinistra per non rischiare impugnature poco corrette.
  • 5 Per il diritto, impugna la racchetta a martello. Allunga un poco l'indice e lascia scivolare il palmo della mano. In questo modo la racchetta appoggerà sull'eminenza ipotenar, cioè la parte carnosa a sinistra del palmo della mano destra. Con questa impugnatura la racchetta si troverà leggermente a destra rispetto all'asse del braccio e lo sarà ancora di più nel momento in cui andrai a colpire la palla.
  • 6 La presa per eseguire il rovescio è un poco diversa rispetto all'impugnatura a martello che, comunque, potrebbe essere valida anche in questo caso. Per ottenere questa presa, l'eminenza ipotenar deve ricoprire completamente la parte superiore della racchetta, oltrepassandola solo di qualche mm. L'asse della racchetta deve trovarsi leggermente a sinistra rispetto al braccio, per permettere al pollice di impegnarsi meglio e di aderire alla racchetta.
  • 7 Ricorda che non devi chiudere troppo l'impugnatura nella presa del diritto, cioè non devi spostare la racchetta facendola ruotare nella mano e inclinando la faccia anteriore con cui devi colpire la palla, verso terra. Non eseguire un diritto con l'impugnatura del rovescio. Con l'impugnatura a martello puoi invece eseguire entrambi i colpi. Tra un colpo e l'altro non far cadere la testa della racchetta rispetto al prolungamento della linea dell'avambraccio. Questo errore ti impedisce di sentire dove si trova esattamente il piano della racchetta.La mano sinistra deve solo sostenere leggermente la racchetta,e non afferrarla, altrimenti non riesci a manovrarla bene. Non devi tenere il polso della mano sinistra spezzato. La racchetta altrimenti, risulta orientata in modo inesatto e ti sarà impossibile eseguire un movimento fluido, corretto e preciso.
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22 aprile 2012 7 22 /04 /aprile /2012 10:21

 

La provincia di Lecce vanta una grande ricchezza dal punto di vista paesaggistico e naturalistico, che riguarda in modo particolare, le coste. Questo grazie a una posizione di privilegio nel bacino del Mediterraneo che la pone tra i Balcani e l'Africa. Rotta di uccelli migratori, culture che si sono accavallate nell'arco dei secoli, il Salento gode di una flora e una fauna rare e belle.

  • 1
    Come Visitare I Parchi Del Salento
    I Parchi Naturali del Salento sono 8 gioielli della natura con rare specie di flora e fauna da proteggere e tutelare. Il Parco Naturale Regionale Bosco e Paludi di Rauccio è situato tra Torre Chianca e Casalabate ed è stato il primo ad essere istituito. Ha una forma molto particolare ed è situato in quella che anticamente era una vera e propria foresta di lecci che copriva la fascia sud della costiera leccese. All'interno, il parco ha delle aree umide grazie alla presenza di molte risorgive che raggiungono poi il mare, attraverso il canale dell'Idume.
  • 2
  • L'Oasi e Riserva Naturale le Cesine è l'unica, tra le zone umide del Salento, a non essere stata, per gran parte, bonificata. Comprende gli stagni Salapi e Pantano Grande. E' una Riserva Naturale gestita dal WWF. Un autentico posto di privilegio lungo le rotte migratorie transadriatiche e vanta una grande presenza di uccelli acquatici come la Moretta tabaccaia, il Pellicano, l'Aquila minore, la Spatola, il Falco pescatore, la Volpoca, il Gufo di palude e molti altri.
  • 3 Il Parco Naturale Regionale Litorale di Ugento tutela una costa veramente preziosa, costituita da un sistema dunare e retrodunare, da una serie di bacini e canali di collegamento, da una scogliera fossile con le gravine e dalla più estesa area di macchia-gariga del Salento. Sullo Scoglio delle Pazze, puoi osservare il raro Fiordaliso di Ugento e la Vanessa del corbezzolo, mammiferi come il Tasso e la Faina e rettili di grandi dimensioni che vivono rifugiati nel bosco di lecci sul fondo della gravina. Transitano in questo parco anche uccelli provenienti dai Balcani come il Falco pescatore e il Pellicano riccio.
  • 4 Il Parco Naturale Regionale di Portoselvaggio e Palude del Capitano è un parco storico. Si estende su 300 ettari di pineta e 7 km di costa alta e intatta. Ha un grande interesse storico-paesaggistico-archeologico grazie alle sue torri che svettano lungo la costa e alle grotte abitate fin dal paleolitico, come la Grotta del Cavallo, Capelvenere, il Riparo Zei e il sito di Serra Cicoria. La Palude del Capitano è una formazione carsica conosciuta come Spunnulata, creata dallo sprofondamento della roccia carbonatica con affioramento della falda. Al suo interno, l'importante presenza del Nono (Aphanius Fasciatus) e, attorno ai laghetti il Giunco nero e la pianta ormai rara, in Italia, dello Spinaporci. Presso la Baia di Frascone è stato recentemente ritrovato un insediamento romano.
  • 5 Il Parco Naturale Regionale Costa Otranto - S. Maria di Leuca e Bosco di Tricase è un parco con importanti fenomeni carsici sulla sua superficie. Ne sono testimonianza canaloni come il Canale dei Cervi a Porto Badisco, il Canale di Castro, il Canale dell'Acquaviva a Diso, il Canale del Rio a Marina Serra e ilCanale del Ciolo a Gagliano. Importantissime le grotte, famose per il loro interesse archeologico, paleontologico e naturalistico come, per esempio, la Grotta dei Cervi a Porto Badisco, delle Striare a S. Cesarea, Romanelli, Zinzulusa e Palombara a Castro, quella Verde ad Andrano, quella Grande del Ciolo, del Pozzo, della Vora, di Ortocupo, le Mannute, le Prazziche e le Cipolliane a S.Maria di Leuca. Spettacolari sono le grotte subacquee come la Grotta del soffio a Novaglie.
  • 6 Essendo su una delle principali rotte migratorie, l'area vanta il passaggio di rapaci rari come il Falco della Regina e il Pellegrino, la presenza della Foca Monaca e il transito di grandi cetacei. Importantissima è la presenza della rarissima spugna Higginsia Ciccaresei. Nella Grotta dei Cervi esistono le famose pitture neolitiche, in quella Romanelli incisioni paleolitiche, inoltre, le torri costiere, i fari monumentali della Palacia e di Leuca e le stupende cave di bauxite dell'Orte. Una flora che comprende il Vincetossico adriatico, il Cardo-palla, il Kummel di Grecia, l'Efedra orientale, l'Euforbia, il Fiordaliso nobile, la Quercia Vallonea, il Teberinto.
  • 7 Il Parco Naturale Regionale di Punta Pizzo e Isola di S. Andrea è una sorta di mosaico costellato di tante biodiversità diverse. E' costituito da aree umide come i Paduli e li Foggi alimentate dai canali Samari e Raho. Vicino a Punta Pizzo c'è la presenza del raro Spina pollici (Anthillis Hermanniae), una vasta gamma di Orchidee e il raro Colubro leopardiano. Si passa da prati ricchi di flora rara e diversa, con la presenza del Plantago albicanus e dell'Elicriso, alla fascia costiera ricca di Ginepro, Sclerofille e Limonium endemico. Elemento eccezionale è anche la presenza stabile e la nidificazione da parte del Gabbiano corso. Raccontano la storia di questo luogo, la Torre del Pizzo o "te lu Cutreri", risalente al '500 e la chiesa templare di S. Pietro de Samari, del '200.
  • 8 Il Parco Naturale Regionale Palude del Conte e Duna Costiera - Porto Cesareo è una riserva caratterizzata da grandi zone di dune ricoperte di Ginepro fenicio. Dietro le dune, un sistema di bacini e canali di bonifica dove si aprono laghetti carsici a cielo aperto (spunnulate). Un vero e proprio ambiente semi-ipogeo ricco di specie rare, come il Nono. L'Area Marina Protetta di Porto Cesareo è tra le aree protette, più grandi. I suoi fondali sono molto caratteristici, con animali particolari, tipici di mari molto più caldi. Grotte e risorgive fanno la caratteristica di tutto il litorale. Puoi vedere Nudibranchi e il raro Gasteropode "Mitra zonata".
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21 aprile 2012 6 21 /04 /aprile /2012 21:42
Hai bisogno di un semplice programma per criptare la tua chiavetta Usb? Vuoi salvare su una chiavetta USB tutti i tuoi file di lavoro o di studio e non vuoi che qualcuno possa accederne al contenuto senza il tuo permesso? Oggi installando un piccolissimo programma puoi criptare la tua chiavetta in pochi secondi grazie a USB Safeguard.
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    Come Criptare Una Chiavetta Usb
    USB Safeguard è un piccolo ma efficace programma gratuito che, senza nessuna installazione, cripta il contenuto che avete salvato all'interno delle vostre chiavette USB. L'accesso verrà impedito a chi non inserirà la USB Safeguard cliccando sulla versione free, copiate il file usbsafeguard.exe sulla vostra chiavetta USB da criptare. Avviate il programma accedendo dal pennino USB. Dopo aver accettato le condizioni di utilizzo cliccante su Continue.
  • 2
     
    Occorrente
    • Chaivetta USB max 2 GB
    Si aprirà una finestra che vi chiederà di digitare la password che intendete utilizzare per proteggere i vostri dati privati contenuti nella chiavetta. Inserite la password nel campo Type password e poi in Confirm password. Fatto ciò cliccate sul pulsante Lock e la procedura di la cifratura del pennino verrà avviata. Una volta terminata l'operazione (ci vorranno pochissimi secondi), cliccate sul tasto OK nella finestra che appare.
  • Leggi anche: Come creare partizioni criptate di un disco fisso o di una chiavetta USB (CLICCA QUI)
  • 3 La vostra chiavetta USB ,questo modo, risulterà criptata. Infatti, inserendo la vostra chiavetta USB in qualsiasi computer, non saranno più visualizzati i file salvati al suo interno ma solo usbsafeguard.exe. Per accedere all'interno della vostra chiavetta cliccare sul file, si aprirà una finestra dove dovrete inserire la password precedentemente scelta per potere accedere ai vostri files. Dopo aver cliccato sul Unlock avrete decriptato la chiavetta avrete libero accesso ad essa fino alla rimozione della stessa.
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